Pical’aquila

Siamo di fronte ad un momento storico per l’arrampicata ticinese. Dopo anni di rapporti a dir poco burrascosi, seguiti da un periodo di sopportazione non armata, i due gruppi più importanti di arrampicata del Ticino (ovvero le Aquile di Sotaregn e i Picalciot) hanno deciso di unirsi per creare un nuovo gruppo interregionale chiamato:

Pical’Aquila

Lo scopo di questa unione è chiara: contrastare il comune nemico ferratista del CAS, vera e propria piaga che sta ammorbando il già delicato equilibrio delle attività outdoor del nostro amato cantone.

Dopo la prima riunione programmatica (svoltasi in località segreta) è stato chiarito il manifesto dei Pical’Aquila:

• Sostenere l’arrampicata sportiva (non-fungiattismo) nel Canton Ticino.
• Bloccare ad ogni costo vie ferrate, ponti tibetani e altre fungiattate tremende.
• Arginare l’ingerenza svizzero-tedesco per quanto riguarda l’apertura di nuovi siti di scalata (in Ticino chiodato i Ticinesi).
• Creazione di un Tribunale dell’Arrampicata che dovrà giudicare i gravi reati da falesia (tra cui: non pulire le prese, fare troppi tickmarks e non pulirli, occupare indebitamente le vie, chiodatura delle fessure, espletare i propri bisogni a distanza non regolamentare dalla falesia, capelli lunghi=droga, eccetera).
• Creazione di un centro di allenamento meditativo per allevare giovani scalatori.
• Sviluppare una nuova ricetta per la Nutella che non contenga olio di palma o altri grassi.