Qualunque Ticinese amante della montagna avrà sicuramente provato stupore percorrendo il passo della Nüfenen ed in cima trovarsi davanti i colossi delle alpi Bernesi! In particolare il maestoso Finsterharhorn e il massiccio composto da Lauteraahorn e Schreckhorn.
È l’inizio di settembre e il tempo mite e caldo permette ancora avventure in alta quota. Prendo contatto con l’amico Albino “La Bestia” e ci accordiamo per salire lo Schreckhorn durante il week. A dipendenza di come sarebbe andata la salita avremmo anche messo in conto un’eventuale traversata al Lauteraahorn lungo la frastagliata cresta che li separa… soliti spacconi…
Piccolo inconveniente: la capanna e completamente piena di merenderos ma per noi non è un problema, bivaccheremo all’aria aperta come dei veri alpinisti!!!
Queste due cime hanno la fama, oltre a non essere proprio facilissime, di trovarsi in “culo ai lupi” e con avvicinamenti, riporto le parole trovate su internet, Himalayani! Magari chi ha scritto questi commenti è più abituato ad andare in montagna con le teleferiche piuttosto che a piedi… resta comunque il fatto che l’avvicinamento da noi percorso da Grindelwald non assomiglia molto al classico giro dell’orto.
Partiamo venerdì in mattinata alla volta dell’Oberland bernese, sia io che La Bestia non eravamo mai stati a Grindelwald e vediamo per la prima volta dal vero la famosa Nord dell’Eiger. “mah… non sembra poi così alta”, “si potrebbe in futuro magari tentare” … solite spacconate a parole insomma eheheh!
Carichi come dei muli (o forse asini) ci incamminiamo in direzione dei giganti. Su internet avevo letto che a quota ca.3200 metri esisteva una piazzola adatta a bivacco e comoda per chi volesse effettuare la traversata sempre tornando a Grindenwald, questo viene confermato dal Capanat della Schreckhütte.
Impieghiamo circa 6 ore solo per raggiungere il bivacco (prendendocela comunque con comodo); ci sistemiamo per benino e ci prepariamo a passare la notte. Sia per me che per Albino questo si tratta del primo e vero bivacco in montagna e la cosa ci affascina entrambi alla grande; inoltre il cielo offre una stellata spettacolare! Un’esperienza difficilmente dimenticabile.
Dopo una dormita da ghiri ci alziamo alle 05:00 e incominciamo quella che sarà una lunga e impegnativa giornata in quota! La salita per la normale allo Schreck procede molto bene e senza problemi, infatti appena alle 8 del mattino siamo in vetta! Basta uno scambio di sguardi tra me e Albino per capirci che la traversata è assolutamente fare! Allora via a tutto gas alla conquista del Lauterhaarhorn!
La cresta è composta da un’infinità di gendarmi da salire e scendere costanti sul III/IV grado (magari qualche passo qualcosa in più), e sembrano non finire mai; comunque uno più bello dell’altro con roccia Super. In loco non vi è nulla se non qualche chiodo vecchio inaffidabile (e 10 metri sotto lo Schreck dei Box che assicurano una traversa esposta, al quanto inutili).
La cresta ci impegna per 6 ore. Ma non è finita infatti vogliamo rientrare al bivacco da dove siamo partiti; solo che questo comporta l’aggiramento di un versante del Lauter e ancora un 2-3 ore di cresta finale. La discesa è stata la parte più impegnativa di questo giro, infatti il percorso non è per niente evidente e la roccia è al quanto marcia/instabile.
Alle 17:00 finalmente giungiamo di nuovo al bivacco e per la prima volta della giornata possiamo calare la pressione… Pffff… CHE SPACCONATA!!!!!
Ma non è finita: infatti, fatto fagotto con il materiale da bivacco, ci attendono ancora 4 ore e mezza di discesa a Grindenwald e il rientro in Ticino. Il rientro in auto in Ticino è facilitato da una bella cassa di RedBull sul sedile posteriore dell’auto di Albino che ci permette di non rischiare di addormentarci (anche i medici consigliano dopo una giornata così di bombarsi di caffeine/taorine a gogo 🙂 ).
PS: Da segnalare che il venerdì, quando noi siamo saliti al bivacco, Ean e Cairo hanno effettuato la salita e discesa del solo Schreckhorn partendo Grindenwald; un’impresa anche questa sicuramente di tutto rispetto!!! Grandi!!!
Foto della gita:
Ciao, sei stato chiarissimo. Grazie. La cosa che mi impensieriva era l’attraversamento della parete sud. Inoltre pare abbiano messo delle stanghe di assicurazione per facilitare la discesa sulla parte alta della discesa (estate 2017), ti copio il link:
http://www.club4000.it/index.php?option=com_kunena&view=topic&catid=512&id=1440&Itemid=217
(avevo chiesto informazioni anche su quel forum). Sono tra quota 3700 m e 3600 m che dovrebbe essere la parte più delicata.
Grazie,
Francesco.
Ciao Francesco, grazie mille.
La variante per rientrare dal Lauteraarhorn in sè nn è molto più difficile della traversata; il problema è la roccia che è molto più marcia. Dal lauter segui in discesa la via normale stando un po sul filo della parete su; dopo circa 500 metri di discesa noi abbiamo trovato un ometto di pietra che indica il punto dove attraversare la parete sud. Attraversare la parete su è facile, quando l’abbiamo fatta noi c’era un qualche ometto da seguire (in questo tratto occhio che potrebbe scaricare dal canale che scende dalla vetta). Le difficoltà su roccia marcia iniziano terminata la traversata della sud quando si inizia a scendere sul versante ovest (nella foto dove si congiungono la discesa a e b) vedi foto “discarica di discesa”. Qui bisogna individuare tramite cenge la via migliore (magari si possono fare delle doppie); terminato questo tratto si riprende la cresta che porta all’inizio del ghiacciaio percorso in salita.
Proteggibilita della discesa scarsa per colpa della roccia.
Dalla cima del Lauter al bivacco calcolare 6ore (circa come la traversata)
Spero di esserti stato d’aiuto e se ti servono altre info chiedi senza problemi!
Buona escursione!!
Ciao, complimenti per la traversata! Volevo chiederti qualche informazione sulla discesa dal Lauteraarhorn che avete seguito. In particolare com’è l’attraversamento (variante a della foto) della parete sud? Si riesce ad orientarsi? Esposizione, proteggibilità? Tempistiche? Pericoli? Puoi anche rispondermi in privato.
Grazie,
Francesco.